The Planetarium of Rome was historically located in the Octagonal room, called the Minerva, near the Baths of Diocleziano, in the city center.
Opened the 28th October 1928 was equipped with a projector ZEISS II donated from Germany to Italy as a war reparation of WWI. The instrument, composed by 150 microlenses, for the brightest stars, and 5.000 pinholes for the faintest stars, was a true wonder of optics and made the Planetarium of Rome one of the most important in Europe and the first in Italy.
In 1980, for making the restoration of the Octagonal room, the instrument was removed and placed in a series of crates and, delivered at "La Sapienza" University of Rome, was filed, or rather buried, at Astronomical Observatory of Monteporzio (Rome).The city was thus deprived of a rare and fundamental area of scientific interest and one of the landmark of great importance, not only for the citizenship but also for Italians and foreigners visitors, vanished.
After twenty years of oblivion Rome, finally, had the pleasure to see the new Planetarium opened, in a new location, in May 2004.The new site, even if is not in the city center, is located in the beautiful surroundings of the "Museum of Roman Civilization" thus allowing to merge ancient past and modern time.
The old Zeiss projector, the only one remaining in the world, makes a fine show of himself at the new facility and it still retains its original charm.
The new Planetarium occupies an area of about 300 square meters and consist of a dome 14 meters in diameter with 100 seats. The old Zeiss was replaced by an optical projector 88SN, French-built, fully automated able to recreate about 4.500 stars plus planets.The shows presented vary to fit all ages from children to older students to adult and you can travel in space but also in time.
Next to the Planetarium was created an Astronomy Musuem composed by models, dioramas and interactive stations.Very interesting and suggestive are the 3D representation of the planets, especially attracting for children, and the mechanical device (orrery) for simulating and understanding the phenomena of eclipse.
For more information, visit the official website http://www.planetarioroma.it/
The co-location with the Museum of Roman Civilization can also make a leap into the past due to the presence of ancient works and the numerous reconstructions, with models and dioramas, of roman buildings and machines of war and siege.
Of particular importance the plaster casts of Traiano's Column and the large model of Imperial Rome, which occupies an area of 200 square meters (In figure a detail with the Colosseum).
For more information, visit the official website of the Museum http://www.museociviltaromana.it/
Half65
Il planetario di Roma aveva la sua sede storica nella sala Ottagona, detta della Minerva, presso le Terme di Diocleziano, nel centro della città.
Inaugurato il 28 ottobre 1928 era dotato di un proiettore ZEISS II donato dalla Germania all'Italia come riparazione dei danni di guerra della I Guerra Mondiale. Lo strumento, dotato di 150 microobiettivi, per le stelle più brillanti, e di 5.000 fori stenoscopici, per le stelle più deboli, era una vera meraviglia dell'ottica e rendeva il planetario di Roma uno dei più importanti d'Europa ed il primo in Italia.
Nel 1980, per effettuare dei lavori di restauro della sala Ottagona, venne rimosso e riposto in una serie di casse e, consegnato all'Università La Sapienza di Roma, venne depositato, o per meglio dire tumulato, all'Osservatorio Astronomico di Monteporzio (RM).
La città venne così privata di uno dei rari e fondamentali luoghi di interesse scientifico presenti, venendo a mancare, sia alla alla cittadinanza che ai numerosi visitatori, sia italiani che stranieri, un punto di riferimento di grande rilievo.
Dopo vent'anni di oblio Roma ha avuto finalmente il piacere di veder inaugurato il nuovo planetario in una nuova sede nel maggio 2004.
La nuova collocazione, pur se decentrata rispetto all'originale, si trova nella splendida cornice del Museo della Civiltà Romana consentendo così di poter unire antico e moderno.
Il vecchio proiettore Zeiss, unico esemplare rimasto al mondo, fa bella mostra di se all'ingresso della nuova struttura conservando ancora intatto il suo fascino.
Il nuovo Planetario occupa un spazio di circa 300 mq ed è costituito da una cupola di 14 metri di diametro con 100 posti a sedere. Il vecchio Zeiss è stato sostituito da un proiettore ottico SN 88, di costruzione francese, totalmente automatizzato in grado di proiettare circa 4500 stelle oltre ai pianeti.
Gli spettacoli presentati variano da quelli per bambini a quelli per gli studenti più grandi e per adulti ed è possibile viaggiare non solo nello spazio ma anche nel tempo.
Accanto al Planetario è stato realizzato un Museo Astronomico costituito da modelli, diorami e postazioni interattive.
Molto interessanti e suggestive sono le riproduzioni in 3D dei pianeti, che attraggono soprattutto l'attenzione dei più piccoli, ed il dispositivo meccanico (orrery) per la simulazione e la comprensione dei fenomeni delle eclissi.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale http://www.planetarioroma.it/
La coubicazione con il Museo della Civiltà Romana consente anche di effettuare una salto nel passato grazie alle opere qui conservate ed alle numerose ricostruzioni, con plastici e diorami, di edifici e macchine da guerra e da assedio. Di particolare rilievo i calchi in gesso della colonna traiana ed il grande plastico di Roma Imperiale che occupa una superficie di ben 200 mq (nella foto un particolare con il Colosseo).
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale del Museo http://www.museociviltaromana.it/
Opened the 28th October 1928 was equipped with a projector ZEISS II donated from Germany to Italy as a war reparation of WWI. The instrument, composed by 150 microlenses, for the brightest stars, and 5.000 pinholes for the faintest stars, was a true wonder of optics and made the Planetarium of Rome one of the most important in Europe and the first in Italy.
In 1980, for making the restoration of the Octagonal room, the instrument was removed and placed in a series of crates and, delivered at "La Sapienza" University of Rome, was filed, or rather buried, at Astronomical Observatory of Monteporzio (Rome).The city was thus deprived of a rare and fundamental area of scientific interest and one of the landmark of great importance, not only for the citizenship but also for Italians and foreigners visitors, vanished.
After twenty years of oblivion Rome, finally, had the pleasure to see the new Planetarium opened, in a new location, in May 2004.The new site, even if is not in the city center, is located in the beautiful surroundings of the "Museum of Roman Civilization" thus allowing to merge ancient past and modern time.
The old Zeiss projector, the only one remaining in the world, makes a fine show of himself at the new facility and it still retains its original charm.
The new Planetarium occupies an area of about 300 square meters and consist of a dome 14 meters in diameter with 100 seats. The old Zeiss was replaced by an optical projector 88SN, French-built, fully automated able to recreate about 4.500 stars plus planets.The shows presented vary to fit all ages from children to older students to adult and you can travel in space but also in time.
Next to the Planetarium was created an Astronomy Musuem composed by models, dioramas and interactive stations.Very interesting and suggestive are the 3D representation of the planets, especially attracting for children, and the mechanical device (orrery) for simulating and understanding the phenomena of eclipse.
For more information, visit the official website http://www.planetarioroma.it/
The co-location with the Museum of Roman Civilization can also make a leap into the past due to the presence of ancient works and the numerous reconstructions, with models and dioramas, of roman buildings and machines of war and siege.
Of particular importance the plaster casts of Traiano's Column and the large model of Imperial Rome, which occupies an area of 200 square meters (In figure a detail with the Colosseum).
For more information, visit the official website of the Museum http://www.museociviltaromana.it/
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Il planetario di Roma aveva la sua sede storica nella sala Ottagona, detta della Minerva, presso le Terme di Diocleziano, nel centro della città.
Inaugurato il 28 ottobre 1928 era dotato di un proiettore ZEISS II donato dalla Germania all'Italia come riparazione dei danni di guerra della I Guerra Mondiale. Lo strumento, dotato di 150 microobiettivi, per le stelle più brillanti, e di 5.000 fori stenoscopici, per le stelle più deboli, era una vera meraviglia dell'ottica e rendeva il planetario di Roma uno dei più importanti d'Europa ed il primo in Italia.
Nel 1980, per effettuare dei lavori di restauro della sala Ottagona, venne rimosso e riposto in una serie di casse e, consegnato all'Università La Sapienza di Roma, venne depositato, o per meglio dire tumulato, all'Osservatorio Astronomico di Monteporzio (RM).
La città venne così privata di uno dei rari e fondamentali luoghi di interesse scientifico presenti, venendo a mancare, sia alla alla cittadinanza che ai numerosi visitatori, sia italiani che stranieri, un punto di riferimento di grande rilievo.
Dopo vent'anni di oblio Roma ha avuto finalmente il piacere di veder inaugurato il nuovo planetario in una nuova sede nel maggio 2004.
La nuova collocazione, pur se decentrata rispetto all'originale, si trova nella splendida cornice del Museo della Civiltà Romana consentendo così di poter unire antico e moderno.
Il vecchio proiettore Zeiss, unico esemplare rimasto al mondo, fa bella mostra di se all'ingresso della nuova struttura conservando ancora intatto il suo fascino.
Il nuovo Planetario occupa un spazio di circa 300 mq ed è costituito da una cupola di 14 metri di diametro con 100 posti a sedere. Il vecchio Zeiss è stato sostituito da un proiettore ottico SN 88, di costruzione francese, totalmente automatizzato in grado di proiettare circa 4500 stelle oltre ai pianeti.
Gli spettacoli presentati variano da quelli per bambini a quelli per gli studenti più grandi e per adulti ed è possibile viaggiare non solo nello spazio ma anche nel tempo.
Accanto al Planetario è stato realizzato un Museo Astronomico costituito da modelli, diorami e postazioni interattive.
Molto interessanti e suggestive sono le riproduzioni in 3D dei pianeti, che attraggono soprattutto l'attenzione dei più piccoli, ed il dispositivo meccanico (orrery) per la simulazione e la comprensione dei fenomeni delle eclissi.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale http://www.planetarioroma.it/
La coubicazione con il Museo della Civiltà Romana consente anche di effettuare una salto nel passato grazie alle opere qui conservate ed alle numerose ricostruzioni, con plastici e diorami, di edifici e macchine da guerra e da assedio. Di particolare rilievo i calchi in gesso della colonna traiana ed il grande plastico di Roma Imperiale che occupa una superficie di ben 200 mq (nella foto un particolare con il Colosseo).
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale del Museo http://www.museociviltaromana.it/
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