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Wednesday, March 11, 2009

GalaxyZoo 1 - Le origini (Italiano)

Nel mio primo post ho scritto che questo Blog è stato ispirato dalla partecipazione a GalaxyZoo.
Così ho deciso di pubblicare qualcosa su questo spettacolare progetto.
Sul web si possono trovare numerose informazioni sul progetto ma sono principalmente in inglese. In italiano si trovano molte meno informazioni. Questo post è, quindi, solamente in italiano.
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In my first post I wrote that this Blog was inspired from the partecipation to GalaxyZoo.
I made the decision to publish something about this spectacular project.
There is a lot of information about the project but it's primarily in English. There are a few information in Italian. Therefore this post it's only in Italian.



Stati Uniti, Nuovo Messico, Apache Point Observatory
(Latitudine 32° 46' 49" N. - Longitudine 105° 49' 13" W - Altitudine 2788 mt).

Un telescopio dedicato di 2,5 mt, equipaggiato con una macchina fotografica da 120-megapixel in grado di fotografare 1,5 gradi quadrati alla volta ed una coppia di spettrografi in grado di misurare più di 600 galassie in ogni singola osservazione, scansiona diligentemente ed in maniera automatica il cielo.
Il telescopio è il SDSS (Sloan Digital Sky Survey).

Fino ad ora un quarto di cielo è stato fotografato ed è stata creata una mappa tridimensionale contenente più di 930.000 galassie e 120.000 quasars.
L'avventura inizia qui.

Le galassie si dividono in due principali categorie, così come stabilito da Edwin Hubble (1889-1953) nella classificazione morfologica della galassie, in base alla loro forma: Ellittiche e Spirali.
"A distanza di oltre 80 anni gli scienziati dibattono sulla controversa materia della formazione ed evoluzione delle galassie stesse.
Un tipo evolve nell'altro ? Nelle simulazioni teoriche gli astronomi hanno scoperto che la fusione di galassie a spirale può crearne una ellittica e che un'ellittica può trasformarsi in spirale per accrescimento con l'apporto di ulteriori stelle e gas.
Ma quanto sono frequenti le fusioni ? Sono realmente importanti ? Ogni galassia è destinata a trasformarsi nel corso della propria esistenza ?" (Tratto dal sito GalaxyZoo 1 - The Science).

I moderni software di analisi fotografica in campo astronomico, nonostante il livello di sofisticazione e specializzazione raggiunto, non sono in grado di classificare le galassie.

Così un gruppo di Astronomi e Cosmologi di varie Università Inglesi e Statunitensi, allo scopo di poter analizzare la vastità di informazioni collezionate dal SDSS, decide di lanciare un progetto su internet.

Nasce così il progetto originale GalaxyZoo 1.

Ai volontari viene richiesto semplicemente di visionare delle immagini, prese dalla banca dati del SDSS, e di classificarle in base alla loro morfologia: spirali (orarie, antiorarie e di taglio), ellittiche, stelle/non so, in aggregazione. Lo scopo ? Quello di avere più classificazioni (almeno 20) della stessa immagine da parte di differenti utenti in modo da poter avere un campione statistico da analizzare.

Il team prevede di completare lo studio in due anni. Nell'arco delle prime 24 ore il sito riceve una media di 70.000 classificazioni all'ora. Nel corso del primo anno di vita il sito riceverà oltre 50 milioni di classificazioni da oltre 150.000 utenti.
I dati così collezionati consentono di sottoporre per la pubblicazione numerosi articoli. Quattro sono già pubblicati.

Al progetto è affiancato anche un Forum sul quale è possibile inserire le immagini più belle o sottoporre domande inerenti la classificazione o semplicemente divertirsi. Nel forum, oltre al colloquio con i normali utenti, è possibile interagire direttamente anche con gli astronomi fondatori del progetto. Gli zookeeper.
Viene inoltre pubblicato un "Oggetto del Giorno" (The Object of the Day) del quale esiste anche una collezione.

La presenza del forum consente anche di iniziare altri progetti paralleli fra i quali quelli per lo studio delle galassie in aggregazione (merger), di quelle irregolari (irregular) e di quelle sovrapposte otticamente (overlap).

"Il team ottiene l'accesso a telescopi astronomici professionali per verificare e sviluppare le scoperte del GalaxyZoo. La lista comprende attualmente l'Isaac Newton and William Herschel Telescopes (La Palma - Canarie), il Gemini South (Cile), il WIYN del Kitt Peak (Arizona), il radio telescopio IRAM (Sierra Nevada - Spagna), i satelliti Swift e GALEX ed il Telescopio Spaziale Hubble." (Tratto dal sito GalaxyZoo 2 - The Story So Far).

Il progetto supera le più rosee aspettative.
Hanny van Harkel, un insegnante olandese, scopre uno strano oggetto che chiama "Hanny's Voorwerp" (voorwerp è la parola olandese per oggetto) e lo invia nel forum. L'oggetto, probabilmente una nube di gas e polveri illuminata da una quasar esistita 100.000 anni prima al centro dell'oggetto, attrae subito l'interesse del team ed è ora fonte di numerose ipotesi ed investigazioni.

Ognuno può partecipare al progetto, non occorrono particolari doti o conoscenze astronomiche. Non importa nemmeno classificare migliaia di galassie, anche pochi click possono contribuire, si tratta di un progetto scientifico e non di una gara. Basta provare.

Il progetto si evolve ed a Febbraio di questo anno viene lanciato GalazyZoo 2 che prevede la classificazione di un campione più ristretto di galassie (250.000).

Ma questa è un'altra storia ...



2 comments:

Hanny said...

This looks very cool Half! (I used an online translator..) ;)

Anonymous said...

Yes a very good account of the origin of the Zoo species :)